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La promessa dell'alba di Roman Gary
Nei suoi libri autobiografici Roman Gary affronta con il lettore un viaggio terapeutico. In questo romanzo Gary esprime l’amore madre-figlio (e viceversa) con grandissima tenerezza, sensibilità e una buona dose di humor. Ci insegna che non serve temere l’imprevedibile che da quel percorso ne deriva perché la verità nei sentimenti conduce sempre ad un appagamento più idoneo nel percorso della cura, porta con sé una forza da cui attingere nuova linfa vitale.
Questo libro è un tributo alla madre, un elogio a una donna dominante che racchiude dentro di sè tutta la tenacia dell'amore e la capacità di allagare il mondo con i suoi sogni, un sogno che l'autore ha vissuto per onorare le speranze e i sacrifici di questa madre.
"Non mi sento colpevole. Ma se tutti i miei libri sono pieni di appelli alla dignità, alla giustizia, se vi si parla tanto dell'onore di essere uomini, forse è perché ho vissuto, fino all'età di ventidue anni, del lavoro di una donna vecchia, malata e spossata. Gliene voglio ancora, per questa ragione".
Romain rappresenta realmente tutto, per sua madre, che nel figlio investe tutte le sue speranze, i suoi desideri; per lui, per non fargli mancare nulla nemmeno nei momenti di più nera miseria fa mille sacrifici, progetta per lui un avvenire in cui il suo ragazzo sarà come minimo un ambasciatore ed un grande scrittore (e Romain lo diventerà davvero, ambasciatore e scrittore). Si barcamena in mille modi per guadagnare del denaro, sacrificando la sua vita personale e la sua salute per l’avvenire del figlio, che non manca di nulla e che deve solo pensare a studiare e a scrivere.
… ma i bambini, i ragazzi allevati da questo genere di madri restano sempre, dice anche Gary, gravati di un debito che non sono mai certi di essere riusciti a pagare del tutto.