rimedio:
La guardia bianca di Michail Bulgakov (Raccomandasi di cercare edizione Einaudi, o quelle su licenza Einaudi, con traduzione di Ettore Lo Gatto)
Dall’incipit, straordinario, avverti subito che si entra nella Storia e nella dimensione della più alta letteratura. C’è tutto ed è narrato come meglio non si può. La prima volta, l’ho letto col cuore in gola, senza potermene staccare. E poi riletto piano piano per gustarlo. E riletto ancora, tutte le volte che ne ho avuto bisogno: non mi ha mai delusa, non mi ha mai tradita.
C’è amore e morte, tragedia e bellezza, orrore per la guerra e calore degli affetti. C’è lirismo e dimensione onirica, racconto epico e sapore di quotidiano. C’è paura e solidarietà, coraggio e grazia della gioventù. E c’è ancora – onnipresente e più in profondo – , la sorprendente forza dell’uomo e il suo esser niente. Non è una lettura facile, ma se stai male e ti senti sopraffatto da quello che ti accade intorno, quest’opera ti consola e ti sorregge, ti affratella all’Uomo e ti insegna a guardare dall’alto il tuo infinitamente piccolo personale destino; e a non smettere comunque di sperare.