Il mio piccolo Grande Zoo
Novara è una piccola città piemontese vicina a Milano, ha una grande Cupola che la sovrasta ma non ha mai avuto uno Zoo, nemmeno quando gli Zoo andavano di gran moda e nessuno li contestava. Quando io e come miei amichetti vedevo in Tv i grandi Zoo di Roma, Berlino, New York subito chiedevo implorante: Papà, portami allo Zoo la risposta era a Novara non c'è.
Finchè finalmente dopo molti anni riaprì il Museo di Storia Naturale Faraggiana, prorio sotto la Cupola. Mi dissero che era quasi uno Zoo e mi ci portarono. All'inizio lo trovai nelle prime stanze deludente e banale, ero un bambino che ancora aveva fatto in tempo a vedere galli e galline vive nell'orto dei nonni, qualche pecora al pascolo nei prati davanti alla mia casa di periferia, le mucche nella cascina non mlto lontana dalla mia scuola elentare. Quei diorami con animali nostrani mi spinsero a chiedere di andare via, per fortuna non fui accontentato. Dopo entrammo nell'ambiente palustre: con le Gru, le anatre, le cicogne, i fenicotteri, i faggiani, già qualcosa che avevo potuto vedere solo da lontano nelle risaie attorno alla città, ma ancora niente di esotico e di strabiliante.
Finalmente arrivammo nel bosco: cervi reali, camosci, stambecchi maestosi, e poi un Lupo come quelli delle favole. I bufali e le renne erano già qualcosa di grandioso ma niente come la grande Tigre siberiana a bocca aperta che dominò i miei sogni per mesi e ancora vi riappare.
L'ambiente africano per un bimbo dell'era Pre-Quark e molti anni luce del Re Leone fu il trionfo: zebre, antilopi, coccodrilli, bufali, rinoceronti, ippopotami neri e non azzurri come quelli di una nota pubblicità televisiva e infine un Leone e una Leonessa più veri che impagliati e un diorama tutto per lui: un Grande Elefante con le zanne.
Sarei rimasto per sempre in quel pezzo d'Africa che il mio concittadino esploratore Faraggiana aveva voluto ricreare fra i palazzi del centro per i bambini novaresi come me che non potevano avere nemmeno uno Zoo.
Sarei rimasto a dormire lì nella savana ma non era possibile, solo venti anni dopo la direzione del Museo organizzò le prime notti nel Museo ma ormai andavo già a lavorare da un po'.
Quando andai in India e feci il solito giro turistico su un Elefante mi sembrò molto più falso dell'Elefante di Novara, il mio primo Elefante e mi attendevo che da qualche risaia venisse fuori come era arrivato lì nel Museo dopo il diorama delle risaie.
Anche oggi che ho girato un po' il mondo l'emozione che mi dà la mia Africa sotto la Cupola non me la dà nessun Safari