L'appuntamento è a Madrid, civico 37 del Paseo General Martínez Campos, casa di Joaquín Sorolla, pittore. Nel pieno centro madrileno, stretta fra palazzi moderni, con un piccolo giardino dai motivi arabeggianti, è qui la casa di chi, tra '800 e '900, raccontò i profumi e i colori del mare, la spensieratezza dell'infanzia e della gioventù, la soavità della famiglia, la bellezza di un'umanità normale. L'abitazione cittadina di Sorolla è da tempo un museo (il Museo Sorolla appunto), ma è rimasta prima di tutto una casa che contiene frammenti di vita e di lavoro, la traccia concreta di un ingegno creativo importante e sofisticato eppure alla portata di tutti. Perché così sono i quadri di Sorolla che è possibile gustare visitando la sua casa-museo. Si tratta di quadri di tutte le dimensioni (1294 pezzi circa in tutto), accomunati dalla quotidianità delle scene rappresentate ma soprattutto dalla luce che balza fuori dalle tele e pervade chi guarda. Immagini che vivono e che parlano, che comunicano la serenità della normalità. Visi di giovani in spiaggia e in giardino, di vecchi saggi, occhi neri penetranti, abiti d'un tempo accoglienti, i grandi cappelli delle signore, l'innocente nudità dei bimbi in acqua, il movimento del vento, il passare del sole, la festa della natura. C'è tutto nella pittura di Sorolla. Talmente tanto da essere obbligati a fermarsi molto davanti ad ogni quadro, lungo le diverse stanze che costituiscono il museo: l'entrata, la sala studio, le stanze private, la sala da pranzo, il salotto, l'ufficio. E poi, prima ancora, il giardino. Nel visitare il Museo Sorolla si prova la nostalgia del passato e la felicità del presente. E' l'infanzia di tutti noi che si credeva perduta (ma che in realtà era stata solo dimenticata), quella che si sente: il rumore del mare e gli echi dei giochi sono lì ad aspettarci come se gli anni non fossero passati. Davanti alla tele di Sorolla, vengono in mente i versi di Eugenio Montale e il racconto di Antoine de Saint-Exupéry. E' vero: "Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano". Allora credeteci. Una volta terminata la visita, una volta usciti da casa Sorolla al 37 del Paseo General Martínez Campos, vi girerete con gli occhi pieni di colori, le orecchie colme di suoni, le narici in cerca dei profumi di alghe e di fiori, emozionati e desiderosi di tornare indietro e ricominciare daccapo. Adulti che improvvisamente si sono ricordati di essere stati bambini. Adulti fortunati.