Architettura vintage del sapere
Il Museo civico di Baranello (CB)
Il 10 ottobre 1897 il notabile locale, l’architetto Giuseppe Barone -che per una vita aveva studiato, ammirato, cercato e raccolto reperti archeologici, quadri, suppellettili di pregio-, istituisce e contestualmente dona al suo comune d’origine, Baranello in provincia di Campobasso, un intero museo, frutto della sua sensibilità artistica, della sua passione antiquaria nutrita del collezionismo eclettico tipicamente ottocentesco, della sua attitudine alla condivisione del bello e della cultura.
Il museo è costituito innanzi tutto dall’edificio progettato e fatto realizzare da Barone sul modello dei palazzi fiorentini rinascimentali e poi da ciò che vi è custodito: i reperti accumulati in una vita ma anche le tante teche lignee in cui sono esposti, fatte realizzare su suo disegno e rivestite di stoffe di colore e fantasia diverse per evidenziare le diverse tipologie degli artefatti. Non meno importanti sono gli album che raccolgono ordinatamente le stampe e i meravigliosi disegni autografi dei pezzi più importanti della collezione; i grandi tomi di repertori e manuali su cui Barone studiò il materiale che via via andava collezionando; in ultimo il Catalogo dettagliato, con schede predisposte per ognuno dei circa 2000 pezzi esposti.
È una delle poche collezioni storiche italiane giunte intatte fino a noi, un corpus e un “contenitore” nati insieme e insieme ancora oggi visitabili con un vago sentimento di horror vacui ma anche con piacevolissima meraviglia.
Un po’ Wunderkammern, un po’ biblioteca, un po’ monumento di autocelebrazione attraverso il benevolo e paternalistico mecenatismo. O forse un gioiello. Questo era e doveva rimanere quel mouseion per Barone che nell’atto di donazione, infatti, fa registrare prescrizioni, vincoli, salvaguardie finalizzate alla tutela dell’integrità di quel centro di cultura. Ancora oggi la disposizione degli oggetti nelle teche e l’allestimento delle teche, grandi e piccole, nello spazio del piccolissimo museo sono frutto della sua ideazione minuziosa quasi maniacale. Un’enciclopedia fisica e tangibile della musealizzazione, insomma!
Questo museo è l’emblema -piccolo ma perfetto- dello spirito del collezionismo e del gusto dell’epoca del suo creatore, basato sull’impulso antiquario, sul criterio classificatorio, sullo studio di tipo enciclopedico, sul fine didattico in cui tutto, persino il più minuscolo elemento, anche se non prezioso o di non eccezionale qualità antiquaria, coopera al progetto d’insieme, al valore complessivo ed è il contesto nel suo insieme a costituire un’opera d’arte, un unicum, una vera architettura -se pur vintage- del sapere.
Informazioni
Indirizzo: Via Santa Maria 13 - 86011 Baranello (CB). Telefono: 0874 – 460406
Bibliografia minima:
Giuseppe Barone, Il Museo civico di Baranello, ordinato, descritto ed illustrato dall’architetto Giuseppe Barone, Napoli, 1897
Gabriella Di Rocco (a cura di), Il museo civico di Baranello. Breve guida alla collezione “Giuseppe Barone”, in ArcheoMolise IV n° 12 – luglio/settembre 2012