consiglio:
Ian Falconer, “Olivia”
Ammettiamo non sia facile seguire e assecondare i desideri e i giochi di bambini iperattivi, ma quando a questo comportamento si associano anche quelli della curiosità e della spigliatezza non si può non soccombere e trovare questi pargoli assolutamente straordinari.
Ed Olivia ne è un classico esempio. La maialina di Ian Falconer è indiscutibilmente frenetica, operosa, a volte eccessiva, ma non si può non adorare e queste sue qualitàà si ritrovano anche in “Olivia salva il circo”, “Olivia e il Natale”, “Olivia a Venezia”, “Olivia e le principesse” il più recente “Olivia la spia”.
La sua specialità è sfinire tutti, lei compresa. Olivia gioca con il fratello, ma quando si stanca lo sa allontanare con le buone o con le cattive, ama e pratica la musica, la pittura, l’architettura (anche se effimera, quella “costruita” con la sabbia), il circo, la danza. Riguardo a quest’ultima bisogna sottolineare che se da piccola Olivia si è adeguata al pensiero comune, apprezzando in particolare il balletto classico, crescendo anche i suoi gusti si sono evoluti, passando a considerare con maggiore attenzione la danza contemporanea, quella di Marta Graham: provatela ad immaginare la maialina dentro ad una fascia nera ed elastica durante una serie di movimenti impostati e ieratici.
Per meglio capire, se ce ne fosse ancora bisogno, il rapporto tra questo personaggio della letteratura illustrata e l’irrequietezza motoria da cui è affetta vi invitiamo a ricordare il passaggio della maialina in Italia: a Venezia le sue giornate sono scandite dalla continua ricerca del “vero gelato all’italiana” e di un souvenir che solo lei potrà trovare e che una volta scovato, causerà veri e propri disastri.
Le sue giornate, finiscono sempre a letto, spesso con una mamma sfinita e costretta a leggerle almeno tre storie. Ma si sa, la stanchezza si sopporta volentieri quando ci si vuole bene.