Curarsi con i librai

Trovo azzeccata la figura del vagabondo filosofo, del modo di concludere ogni capitolo con una sua considerazione, con i suoi suggerimenti concreti per risolvere il problema. Nel corso dei capitoli piano piano Francesca, la protagonista, prende il posto del filosofo perché impara a mettere in pratica i suoi insegnamenti. Alla fine questo libro lascia la sensazione che la vita sia davvero nelle nostre mani, siamo noi a poterla cambiare sia in bene che in male, siamo noi gli artefici del nostro destino. Gli eventi, a seconda di come li interpretiamo e li viviamo, non sono che uno strumento (o un’opportunità come scrive l'autrice) per condurci verso il nostro obbiettivo: bisogna saperli cogliere, saperli leggere e non buttarli via anche se al momento potrebbero sembrare inutili o addirittura dannosi. Forse siamo noi a non viverli in modo giusto! Mi è piaciuto tutto dall’inizio alla fine e l’ho letto in un solo giorno per poi ritornare su alcuni capitoli ai quali in questo momento sono più sensibile. Il libro mi ha dato lo stimolo per cercare di liberarmi da alcune catene che mi appesantivano il cuore, è stato come una ventata di aria fresca che ti dice: svegliati dal torpore che senza accorgertene ti sta divorando! Lucia Esposito