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Alessandro Robecchi

Alessandro Robecchi racconta Cinque blues per la banda Monterossi

A dieci anni dall’esordio di Carlo Monterossi e del resto della banda, disponibili in un unico volume i racconti apparsi nelle antologie dei giallisti di casa Sellerio. Cinque indagini nella Milano nera e feroce di Alessandro Robecchi, tra intrighi finanziari, vizi, segreti, corruzione, piste parallele che convergono.  

"«Il tavolo», il primo racconto di questa raccolta, ha qualche sfumatura naïf che me lo rende caro ancora oggi, quasi dieci anni dopo - racconta Alessandro Robecchi - Carlo Monterossi era un personaggio nuovo, appena comparso nel primo romanzo (Questa non è una canzone d’amore), quando ancora non sapevo che di romanzi ce ne sarebbero stati altri. Sarebbe poi cresciuto, complicandosi la vita e infilandosi in storie fatte apposta per guardare le vite degli altri. Ma già lì, ancora alle origini, volevo mettergli un po’ di paura. Era un bon vivant, un buon borghese semi-pentito, un arricchito dalla produzione di beni immateriali – quella tivù che butta etica, sentimenti e pudore nel sacco dell’umido, sapete – e così me l’ero immaginato improvvisamente povero, derubato nel più stupido dei modi, come se un po’ se lo meritasse".