Il romanzo di Alfonsina Strada, la storia e le avventure della ciclista che per prima sfidò il maschilismo sportivo partecipando, unica donna, al Giro d’Italia del 1924.
Simona Baldelli ha trovato lo sguardo e la voce per trasformare la sua epopea in un libro attento alle verità della Storia e sensibile alle sfumature dei sentimenti, creativo nella struttura e libero di intrecciare i fatti concreti con l’invenzione necessaria al gesto letterario.
Dai tempi duri e affamati di Fossamarcia, nei pressi di Bologna dove nacque nel 1891, fino al 13 settembre del 1959, giorno della sua morte. In mezzo ci sono due guerre mondiali, poi D’Annunzio che le regalò una stella d’oro, Mussolini che volle darle un’onorificenza da lei mai ritirata, una medaglia che la zarina Alessandra le appuntò personalmente al petto. Ancora, gli anni passati a esibirsi nei circhi d’Europa e due matrimoni, il primo a 14 anni con Luigi Strada, l’unico modo per andar via di casa perché i genitori le volevano impedire di gareggiare. Alfonsina manterrà per sempre il suo cognome, profetico di una vita su due ruote. Questo libro è il ritratto di una donna che mai si è posta dei limiti.