La cronaca di una fuga e delle successive traversie, nonché testimonianza dell'antica guerra tra l'individuo e il potere.
«Pacienza, pane e tempo»: l'antico graffito nel carcere del S. Uffizio in Palermo sarebbe piaciuto a Giuseppe Pignata, condannato a vita per eresia dalla Inquisizione romana e riuscito ingegnosamente a scappare il 9 novembre 1693, dopo 22 mesi di lenti e sapienti preparativi. Dettata da lui stesso in francese dopo l'approdo nella libera Olanda (e tradotta in italiano da Olindo Guerrini) la cronaca della fuga e delle traversie successive, mentre serba il colore fuligginoso del secolo che muore, già quasi anticipa il genere del romanzo-memoria dove, qualche decennio più tardi, avventurieri e avventuriere esibiranno la propria vita. Ma il lettore di oggi potrà meglio cercarvi un'avvincente testimonianza dell'antica guerra fra l'individuo e il potere, o ricavarne (non si sa mai) un Manuale tecnicopratico della Perfetta Evasione: lo stesso su cui, nella sua cella dei Piombi, probabilmente vegliò Giacomo Casanova.
1980
La memoria n. 14
184 pagine
EAN 9788838901768
Non disponibile
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