C’è la carestia ad Atene. Stefanos, il Watson di Aristotele detective, inviato in Egitto per un carico di grano, è invischiato in un intrigo internazionale che rovinerà la città. Ma Aristotele vigila.
Aristotele detective è preso in un caso di criminalità economica, una speculazione commercial-finanziaria ai danni di Atene, di dimensioni internazionali e risvolti assassini. Ma il numero di protagonisti e comparse, in quest’ultimo intrigo di Margaret Doody, è tanto grande, e talmente circostanziate le loro biografie intorno al nucleo centrale della trama, che l’ambientazione storica balza in primo piano: quasi che l’intento principale dell’autrice sia il racconto della vita quotidiana in Atene, metropoli del quarto secolo a.C., sotto il pretesto dell’intreccio giallo. Una rappresentazione che dai crocicchi affollati della metropoli antica si allarga al sistema-mondo del tempo di Alessandro Magno, fino all’Egitto, civiltà così misteriosa e diversa da accendere la curiosità scientifica dello Stagirita. È Stefanos, il Watson di Aristotele, che racconta in prima persona, con un effetto di viva contemporaneità (e con un filo ininterrotto di ironia). Siamo nel 328 a.C. e Atene è affamata dalla carestia. La città sceglie Stefanos come ambasciatore da mandare in Egitto per trattare un acquisto di grano in cambio di oro. Il giovane segue la via d’acqua, piena di soste e scambi, che dal Mediterraneo, lungo il Nilo, lo porterà a Menfi, dove attende un mercante greco per l’intermediazione con il satrapo Cleomenes. Durante la spedizione imbarca l’oro ma, con esso, un numero di strani compagni di viaggio, di messaggi minacciosi, di agguati mortali. Cosa vogliono da lui, cosa stanno macchinando? Stefanos non lo sa, come non sa che il suo Maestro non lo ha perso di vista. E in Egitto, dopo una serie angosciante di tranelli, inganni e colpi di scena, Aristotele riuscirà a salvarlo al momento giusto per smascherare, con logica acutezza, criminali e mandanti e i loro legami politici, a un passo dal perdere, nella rovina finanziaria e nella fame, la città di Atene.
2010
La memoria n. 835
560 pagine
EAN 9788838924958
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4
Margaret Anne Doody, canadese, è professore di letteratura comparata. I romanzi con Aristotele detective, sono diventati caso letterario anche per l’esattezza dell’ambientazione storica: Aristotele detective (del 1978 e pubblicato da questa casa editrice nel 1999), Aristotele e il giavellotto fatale (2000), Aristotele e la giustizia poetica (2001) (ora raccolti nel volume del 2010 Aristotele detective. I primi casi), Aristotele e il mistero della vita (2002), Aristotele e l’anello di bronzo (2003), Aristotele e i veleni di Atene (2004), Aristotele e i Misteri di Eleusi (2006), Aristotele e i delitti d’Egitto (2010), Aristotele e la favola dei due corvi bianchi (2012), Aristotele nel regno di Alessandro (2013), Aristotele e la Casa dei Venti (2018), Aristotele e la Montagna d'Oro (2021). Il romanzo Gli alchimisti e il saggio La vera storia del romanzo sono stati pubblicati nel 2002 e nel 2009.
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