Qualche estate fa, rientrando in città da una gita al fresco sulle montagne pistoiesi, ho deciso di fermarmi a Castagno. Mi avevano raccontato che quest’antico e minuscolo borgo di circa ottanta abitanti è anche un museo a cielo aperto: a metà degli anni Settanta un villeggiante di nome Tommaso Paloscia, un critico d’arte che da Firenze veniva a trascorrerci le vacanze, iniziò a invitare amici artisti, pittori e scultori che, in cambio dell’ospitalità, avrebbero donato al...